Addio a Edo Fiammotto, protagonista dell’Ischia “firmata” Goveani


“Non ho parole. Era molto più di un fratello”, il commento di Goveani dopo la scomparsa di Fiammotto. L’amico di sempre, il collaboratore, il consigliere, il confidente, per anni l’uomo di fiducia dell’ex presidente del Torino. Massimo Fiammotto ha rappresentato un punto di riferimento per Goveani anche in ambito calcistico.
Il calcio, oltre alla politica e all’impegno sociale, è stato una delle grandi passioni di Fiammotto che ha supportato Goveani nelle sue esperienze a Calangianus, Capri, Ischia e Nuoro, quelle che hanno maggiormente dato soddisfazioni al professionista torinese, seguito da Fiammotto in Sardegna, la sua seconda casa. Soddisfazioni perché anche se la sua Ischia 2003-04 non vinse il campionato di Eccellenza, portò a casa la Coppa Italia regionale e fece registrare il più importante esodo di tifosi in terraferma. Oltre mille spettatori per la sfida contro il Gragnano di “Billone” Monti.
Edoardo Massimo Fiammotto aveva un legame affettivo con l’isola, essendo imparentato con i Patalano di Lacco. “Pallonari” per eccellenza, veri e propri simboli del football all’ombra del Fungo. Nella società AC Ischia rappresentava un ruolo apicale, per la federazione fungeva da legale rappresentante, rappresentando Roberto Goveani in tutto e per tutti, facendosi apprezzare dai calciatori e dall’ambiente per oculatezza e praticità.
Anche se era lontano dall’isola, i suoi blitz erano spesso memorabili. “Quando lo vedrete vestito di scuro, con giacca, camicia e anche cravatta nera, qualche decisione importante sta per essere comunicata”, ricordava Goveani scherzando, ma non troppo. Era la verità. Ne sanno qualcosa direttore sportivo e allenatore.
Il ricordo di Mister Mario Petrone: “Con immensa tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Edoardo. È stata una persona davvero speciale, non solo sul piano umano e professionale, ma anche per me personalmente. È grazie a lui se ho intrapreso il percorso di allenatore di calcio: mi ha ispirato, mi ha chiesto a suo tempo se me la fossi sentita, credendo in me assieme al presidente Roberto Goveani, quando forse nemmeno io lo avrei immaginato. Il suo ricordo resterà sempre vivo nel mio cuore, dentro e fuori dal campo”
Se ne va una persona riservata ma dinamica, generosa quanto affabile, che nell’ambiente calcistico locale ha lasciato un bel ricordo.

Il Dispari